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Cuneo salino, il fenomeno della risalita dell’acqua marina

Cuneo salino, la rilsalita dell'acqua di mare
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L’emergenza siccità che ha interessato le regioni del Nord Italia negli ultimi mesi, ha sollevato l’attenzione verso la risalita del cuneo salino.

La mancanza d’acqua dolce dovuta a scarse precipitazioni, ha fatto sì che il mare risalisse fiumi e torrenti, mettendo a rischio falde acquifere e coltivazioni.

Qui riportiamo la definizione di cuneo salino, analizzando perché può diventare un problema.

Che cos’è il cuneo salino?

Fino a qualche mese fa erano in pochi a conoscere il significato di cuneo salino. A causa delle scarse precipitazioni che dall’inizio del 2022 hanno interessato diverse regioni italiane, questo fenomeno è diventato onnipresente sui giornali e nei servizi TV.

Il termine descrive infatti l’intrusione delle acque salate all’interno di fiumi e corsi d’acqua dolce. È dovuto ai differenti “pesi” dei liquidi, che fanno sì che le acque dolci galleggino in superficie, spingendo in basso quelle salate.

L’intrusione marina diventa un problema durante un’emergenza siccità, poiché la portata dei fiumi non riesce a contrastare la salita del mare verso l’entroterra. In questo caso è necessario intervenire rapidamente e mettere uno stop alle irrigazioni agricole.

Quali sono le conseguenze dell’innalzamento del cuneo salino

La scarsità di precipitazioni e la mancanza d’acqua dolce fanno sì che l’acqua salata inizi a risalire i fiumi e vada a inficiare le falde acquifere.

Le conseguenze sono una maggiore difficoltà di approvvigionamento di acqua potabile dall’acquedotto, oltre a un alto rischio di inaridimento delle aree costiere.

Inoltre l’innalzamento del cuneo salino può innescare un processo di desertificazione e, nei casi più gravi, portare a un fermo delle coltivazioni fino a tre anni. Questo per dare modo ai terreni di riprendersi dopo lo stress causato dal contatto con l’acqua salata.

Infine, un’esposizione prolungata dell’intrusione marina comporta delle significative modifiche biologiche dei corsi d’acqua dolce. A risentirne maggiormente è la biodiversità, con specie di flora e fauna in pericolo di scomparsa.

Infatti, all’aumentare della salinità dell’acqua corrisponde un rallentamento nello sviluppo delle piante (in linea generale), nonostante alcune specie riescano a sopportare meglio di altre queste oscillazioni.

Il cuneo salino, l'acqua del mare risale la foce del fiume

Gli effetti dell’acqua salata sulle falde acquifere

Le falde sotterranee da cui si attinge per portare acqua potabile all’interno delle case sono messe a rischio dal cuneo salino. L’emergenza siccità accentua infatti la salinità dell’acqua fino a renderla, nei casi più estremi, completamente inutilizzabile sia per usi civili che industriali.

Non tutti gli acquedotti cittadini sono infatti dotati di impianti di dissalazione e questa mancanza potrebbe causare delle interruzioni temporanee al servizio pubblico di acqua potabile.

Mancanza d’acqua: le soluzioni per tenere sotto controllo il cuneo salino

A causa dei cambiamenti climatici l’emergenza siccità può diventare sempre più frequente in molte regioni italiane. La diminuzione delle precipitazioni e la mancanza d’acqua porteranno inevitabilmente alla risalita dell’intrusione marina.

Esiste quindi un modo per cercare di limitare questo fenomeno?

Al momento, le soluzioni proposte dalle autorità distrettuali del Nord Italia ipotizzano tre diversi interventi in caso di situazioni critiche:

  • Ridurre i prelievi per l’irrigazione che non siano strettamente necessari per attività agricole o produttive;
  • Aumentare il rilascio di acque dai grandi laghi come Como, Garda, Iseo e Maggiore;
  • Ricorrere a rilasci giornalieri dai più grandi bacini idroelettrici.

Evitare gli sprechi a casa

Gli interventi su larga per tamponare il cuneo salino possono essere potenziati da ogni cittadino nel proprio ambiente domestico, facendo attenzione all’utilizzo dell’acqua potabile e razionalizzandone i consumi.

Evitare sprechi per cucinare ed effettuare le pulizie della casa è il primo passo, mentre l’irrigazione di giardini e aree esterne dovrebbe avvenire in orario serale e comunque in quantità controllata.

Per godere di acqua leggera e salutare direttamente dal rubinetto, è inoltre consigliato installare un purificatore domestico a osmosi inversa.

Grazie alla sua tecnologia il dispositivo elimina eventuali sostanze indesiderate e rende sempre accessibile questo bene primario, senza bisogno di trasportare pesanti casse.

In più rappresenta una scelta etica per l’ambiente, per risparmiare agli ecosistemi tonnellate di plastica ogni anno.

Divieto di irrigazione giardini durante periodi di siccità

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