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Temperatura acqua mare in aumento, quali sono le conseguenze?

Temperatura acqua mare in aumento
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Gli effetti del riscaldamento globale causato dal cambiamento climatico non si fanno sentire solamente sulla terra ferma.

Le temperature dell’acqua di mare sono infatti in aumento a causa della tropicalizzazione del clima e di altri fattori antropici.

Scopriamo insieme quali sono, insieme alle cause e alle conseguenze del riscaldamento oceani.

L’incremento della temperatura dell’acqua del mare

Negli ultimi anni si sono intensificate le ondate di calore, ovvero situazioni in cui la temperatura mari supera una soglia critica rispetto alla media annuale e si protrae per più di cinque giorni.

Questi fenomeni hanno delle conseguenze critiche per la biodiversità: a ogni aumento di 0,5 °C si perdono infatti importanti risorse ittiche e nascono banchi di alghe potenzialmente dannose anche per l’essere umano.

A causa della tropicalizzazione del clima e dell’aumento della temperatura dell’acqua del mare, le perturbazioni si fanno molto violente.

L’umidità dell’aria infatti persiste e alimenta le perturbazioni che transitano sopra le zone del mare più calde. Gli uragani che si originano negli oceani diventano così più devastanti e il loro sviluppo risulta più rapido.

Infine, le acque più calde alimentano lo scioglimento dei ghiacciai, provocando l’innalzamento dei livelli del mare fino a un metro entro la fine del secolo.

Le cause dell’innalzamento della temperatura

Le principali cause dell’incremento della temperatura del mare sono da ricercare principalmente all’attività umana.

Il cambiamento climatico e l’inquinamento sono le principali cause di questo fenomeno.

Le conseguenze dell’aumento della temperatura del mare

Le principali conseguenze di questa tropicalizzazione del clima sono tutte collegate fra di loro e portano a uno squilibrio globale:

  • sbiancamento dei coralli
  • scioglimento dei ghiacciai
  • migrazione delle creature marine
  • sbilanciamento degli ecosistemi
  • acidificazione dell’oceano
  • innalzamento del livello del mare

Qual è la temperatura dell’acqua di mare?

La temperatura dell’acqua di mare, normalmente, varia in modo sostanziale in base alla latitudine, alle stagioni e alla profondità.

In generale, la media degli oceani si attesta sui 15°C in superficie per scendere a 3,5°C nelle acque più profonde.

Questo avviene poiché la temperatura atmosferica e i raggi solari riscaldano l’acqua in superficie, mentre quella con gradi più bassi tende a restare sul fondo del mare, essendo più densa e più lontana dall’azione diretta del Sole.

Sul web esistono diversi strumenti gratuiti che permettono di conoscere in tempo reale la temperatura acqua mare di diverse aree del globo terrestre.

Temperaturadelmare.it monitora tutto il mondo, mentre il sito dell’aeronautica militare riporta gli indici delle acque italiane con aggiornamenti che avvengono ogni ora.

Il cambiamento negli ultimi anni

Tra il 1981 e il 2018 la temperatura superficiale dei mari che bagnano l’Europa è aumentata fino a 0,5 gradi ogni 10 anni, mentre il 2019 si è segnato il record per il riscaldamento oceani.

Nel 2022 i mari italiani sono stati colpiti da un’eccezionale ondata di calore che ha portato la temperatura acqua mare ad alzarsi fino a 5 gradi in più rispetto alle medie del periodo 1985-2005.

A giugno il termometro del Mar Mediterraneo ha segnato picchi di 30°C in Calabria, Sardegna e Toscana, come avvenuto durante la torrida estate del 2003.

Lo scettro del mare più caldo del mondo è conteso tra il Mar Rosso, dove la temperatura è sempre di 2°C maggiore rispetto a quella degli altri bacini e l’area del Pacifico a Nord dell’Australia. Tra Malesia, Indonesia e Papua Nuova Guinea si registrano fino a 34°C nelle stagioni più calde.

Innalzamento delle temperature

C’è differenza tra estate e inverno?

Il cambio di temperatura mari si registra al variare della latitudine e con l’alternarsi delle stagioni.

Nelle aree artiche e antartiche le temperature dell’acqua dei mari può arrivare a -2°C, mentre nel Mediterraneo va dai 23°C estivi ai 10°C invernali.

Ci sono poi delle aree particolari come quella dell’Adriatico dove la poca profondità dei fondali porta le minime a 6°C e le massime fino a 30°C.

Quando le temperature atmosferiche si fanno più miti, le acque superficiali si scaldano e si forma una massa che resta ben separata da quella più fredda in profondità. Si tratta di una vera e propria barriera fisica che ostacola la circolazione dei microrganismi da una parte all’altra.

Non appena arriva l’autunno, le correnti mischiano le acque e si ha un’inversione delle zone calde e fredde sotto la superficie marina.

Che cosa determina la temperatura mari

I mari e l’atmosfera sono profondamenti legati poiché dalle loro interazioni dipendono le condizioni meteo di tutto il globo.

Quando si registrano ondate di calore intense dovute alla tropicalizzazione del clima, inevitabilmente la temperatura dell’acqua di mari e oceani si alza, influendo sul già precario equilibrio degli ecosistemi marini.

In generale, le temperature mari sono meno soggette a sbalzi termici rispetto a quelle dell’atmosfera. Questo è dovuto alla capacità dell’acqua di trattenere il calore e di rilasciarlo piano piano nel tempo.

Il calore intrappolato dai gas serra che si formano a causa delle attività produttive, finisce per essere assorbito per il 90% dal mare. Più questi componenti volatili inquinanti si accumulano nell’atmosfera, più il riscaldamento oceani si fa sentire.

Tropicalizzazione dei mari

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