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Bonus acqua potabile: come ottenere vantaggi e risparmi sulla tua fornitura idrica

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Il Bonus Acqua Potabile 2023 è un sostegno economico fornito a coloro che acquistano sistemi per migliorare la qualità dell’acqua potabile, sia per uso domestico che per attività commerciali. 

Il bonus consiste in un credito d’imposta fino al 50% relativo alle spese sostenute nell’anno precedente per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e addizione di anidride carbonica alimentare come filtri, depuratori o purificatori d’acqua usati al fine di migliorare la qualità dell’acqua potabile fornita dalle reti idriche.   

L’obiettivo è quello di incentivare le persone a un uso maggiore dell’acqua del rubinetto e allo stesso tempo ridurre il consumo di plastica, fonte principale di inquinamento. 

 

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Quando è stato introdotto il Bonus Acqua Potabile

L’agevolazione era stata inizialmente introdotta i per il periodo 2020-2021 dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178).   

Successivamente, il Bonus è stato rinnovato dalla Legge di Bilancio 2022 ed è applicabile alle spese sostenute nel 2022 richiedendo il bonus nel 2023. Nel 2024 si potrà fare domanda per il bonus con le spese sostenute nel 2023.  

Le risorse stanziate dal Governo per il Bonus acqua potabile sono di 5 milioni all’anno ma viste le numerose domande ricevute nel 2022 l’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento del 3 aprile 2023, ha dovuto ricalcolare la percentuale riconosciuta come credito d’imposta fino al 50%, fissandola al 17,9%. 

 

Chi può richiedere il Bonus Acqua Potabile

Il Bonus Acqua Potabile può essere richiesto nel 2023 da tutti coloro che hanno acquistato e installato sistemi di depurazione e filtraggio durante il periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022. 

Per chi richiederà il bonus nel 2024 il periodo di acquisto farà riferimento dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.    

In particolare, possono presentare domanda le seguenti categorie di soggetti:  

  • persone fisiche;
  • soggetti che esercitano arti, professioni o attività di impresa;  
  • enti non commerciali, inclusi gli enti religiosi riconosciuti civilmente e gli enti del terzo settore.  

Chi puo richiedere il Bonus Acqua Potabile

 

La tipologia di acquisti per i quali vale il Bonus Acqua Potabile

In base a quanto indicato nel provvedimento Agenzia Entrate, il Bonus Acqua Potabile si può utilizzare per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:  

  • mineralizzazione  
  • filtraggio  
  • addizione di anidride carbonica alimentare (E 290)   
  • Raffreddamento.  

Come funziona il Bonus

Come funziona il Bonus

Il Bonus Acqua Potabile funziona come un credito d’imposta che copre una percentuale delle spese sostenute per l’acquisto dei sistemi di miglioramento dell’acqua.   

 Di seguito sono riportati i passaggi da seguire per ottenere il credito:  

  • essere in possesso di Spid o Carta d’Identità Elettronica;
  • conservare tutta la documentazione necessaria, come le fatture elettroniche o i documenti commerciali che riportano il codice fiscale del richiedente il credito, per attestare le spese sostenute;
  • tutti i pagamenti devono essere effettuati con sistemi tracciabili, diversi dai contanti;
  • comunicare l’importo delle spese all’Agenzia delle Entrate entro il periodo compreso tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. Ciò può essere fatto tramite il servizio web fornito dall’Agenzia delle Entrate;
  • nella dichiarazione dei redditi, evidenziare l’utilizzo del credito d’imposta;
  • il bonus può essere compensato tramite F24 o, per le persone fisiche che non esercitano attività d’impresa o lavoro autonomo, può essere utilizzato anche nella dichiarazione dei redditi dell’anno in cui sono state sostenute le spese e nelle dichiarazioni degli anni successivi fino a utilizzare completamente il bonus;

Per quanto riguarda l’importo del bonus acqua potabile, varia a seconda che si tratti di persone fisiche o altre categorie di soggetti.   

In particolare, l’importo massimo dell’agevolazione è fissato a:  

  • 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche.  
  • 5.000 euro per ogni immobile destinato a un’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.  

 

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