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Bonus idrico, come funziona e a chi spetta

bonus idrico a chi spetta e come ottenerlo
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Il bonus idrico è un’agevolazione fiscale sulla bolletta dell’acqua offerta a tutte le famiglie e cittadini italiani con una situazione economica e sociale in difficoltà, permettendo di poter effettuare un risparmio sulla bolletta e migliorare il bilancio familiare di una famiglia.

Ogni cittadino ha il diritto di poter usufruire dell’acqua che è un bene indispensabile senza la quale la vita non potrebbe continuare, ma per alcune famiglie in difficoltà economica questa spesa, anche se minima, potrebbe essere un problema.

Che cos’è il bonus idrico

Nasce così l’idea di agevolare particolari situazioni familiari prevedendo un risparmio sulla bolletta dell’acqua.

Il Bonus idrico quindi è un’agevolazione economica che viene attuata a favore di una serie di famiglie e che prevede la disponibilità di 18,25 metri cubi d’acqua all’anno che saranno attribuiti a fondo perduto.

Chi può accedere al bonus idrico

Può richiedere il bonus idrico se il tuo ISEE annuale è in questa fascia.

  • le famiglie con a carico 4 figli, reddito ISEE inferiore o pari ai 20.000 €
  • un reddito ISEE inferiore a 8.107,5 €

Ogni componente di una famiglia avrà diritto a 50 litri di acqua al giorno che non dovranno essere pagati.

Il dato è stato stabilito dall’Arera, ovvero l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente il quale ha effettuato un calcolo di media.

Se si vuole conoscere la percentuale precisa sarà necessario rivolgersi direttamente al gestore di riferimento.

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    Come fare richiesta del bonus idrico

    La richiesta deve essere consegnata direttamente a un CAF o al Comune di riferimento.

    Entro 30 giorni dalla domanda si riceverà una comunicazione in base alla quale si viene informati sul suo esito positivo o negativo.

    Per poter accedere all’agevolazione del bonus idrico, sarà necessario avere dei requisiti economici particolari con un valore ISEE entro i limiti previsti dal bonus.

    I successivi 60 giorni saranno impiegati dal gestore idrico per valutare la documentazione ed effettuare l’ammissione all’agevolazione.

    È importante considerare che il bonus acqua ha validità di un anno e come tale dovrà essere rinnovato.

    Per questo sarà necessario munirsi del modulo ISEE di riferimento che anno per anno dimostrerà il diritto dell’utenze al risparmio idrico.

    come fare la richiesta del bonus idrico

    Quali sono i documenti richiesti per ottenere il bonus idrico

    Per poter effettuare la richiesta sarà necessario consegnare una serie di moduli e documenti al fine della sua validità.

    Gli stampati sono facilmente reperibili presso i siti della Arera e dell’Anci, oppure su quello del gestore di riferimento. Di seguito elenchiamo i documenti per la richiesta del bonus acqua:

    Documento identità:

    sarà necessaria presentare copia di un documento valido e Codice Fiscale. Nel caso in cui la richiesta viene fatta con delega, si dovrà scaricare il modulo delega a cui allegare il documento del soggetto di riferimento;

    Agevolazioni ISEE:

    sarà obbligatorio il certificato ISEE valido, con riferimento quindi all’anno precedente e che rientri nei requisiti previsti;

    Modulo componenti nucleo ISEE:

    dovrà essere consegnato il modulo nel quale vengono indicati i singoli componenti del nucleo familiare con il nome, cognome e il codice fiscale. Anche questo è disponibile su internet;

    Bolletta del gestore di riferimento:

    infine si dovrà allegare l’ultima bolletta dell’acqua del gestore di riferimento nel quale devono essere ben visibili il codice di fornitura e il nominativo dello stesso.

    Chi ha diritto al Bonus idrico

    Se vengono rispettati i requisiti previsti per legge, le famiglie che hanno un reddito ISEE basso potranno avere diritto a una riduzione della bolletta idrica. Il risparmio sarà applicato sia all’utente diretto che a quello indiretto.

    Nel primo caso si considera il soggetto che abbia l’intestazione del contratto e come tale vedrà applicarsi il bonus di riferimento direttamente sulla bolletta con una decurtazione dei costi mensili.

    Invece con il termine utente indiretto si considera un soggetto che utilizza nella propria abitazione una fornitura che però non è intestata a lui, ma a un condominio.

    In questo caso particolare non si avrà una riduzione dei costi, ma verrà invece effettuato l’accredito del corrispettivo direttamente su un conto corrente o altro metodo di pagamento che sia direttamente rintracciabile.

    Il risparmio bolletta dell’acqua grazie al bonus

    In una situazione economica come quella moderna la possibilità di risparmiare su una bolletta è un fattore determinate che può alleviare i bilanci familiari dei cittadini italiani.

    Negli ultimi anni sono stati diversi gli interventi da parte dello Stato al fine di poter contribuire alle spese delle famiglie, con una riduzione delle tariffe sia del gas che dell’energia elettrica.

    L’attenzione infine si è posta anche sul risparmio idrico, e quindi sulla possibilità di ridurre la spesa che è strettamente connessa a questo bene di prima necessità.

    Infatti l’acqua che arriva nelle nostre case è potabile, pura e priva di qualunque elemento inquinante.

    Questo è possibile grazie a un serie di processi che permettono di incanalarla all’interno del servizio idrico e che prevedono un costo.

    Quindi anche se l’accesso all’acqua è un diritto del cittadino, in Italia si prevede comunque un corrispettivo minimo per poter avere il vantaggio di utilizzarla direttamente in casa.

    I dati dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva del 2018 indicano che la media delle bollette pagate annualmente dai cittadini italiani per il consumo d’acqua si aggira intorno ai 400 €.

    Ma questo dato aumenta in alcune regioni arrivando anche a una cifra pari a 700 €.

    Anche se le somme possono essere considerate di bassa entità, alla fine incidono sui costi di una singola famiglia.

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    Il bonus idrico e Acqualife

    l Bonus idrico è una realtà che può agevolare le famiglie nella spesa mensile di un bene di prima necessità.

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